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Insulina. Indice Glicemico. Carica Glicemica.

Aggiornamento: 3 apr 2020

Oggi parliamo di Insulina, indice glicemico e carica glicemica degli alimenti. Conoscere bene questi valori vuol dire modulare la produzione di insulina.


Insulina


Il termine Insulina di riferisce ad un un ormone di natura proteica, prodotto dalle cellule pancreatiche, chiamate "cellule β delle isole del  Langerhans". Tramite la sua azione agevola il passaggio del glucosio (carboidrati degli alimenti) all'interno delle cellule.

L'insulina ha quindi una azione ipoglicemizzante perché abbassa la glicemia nel sangue.

Vedremo in un altro post di spiegare bene il meccanismo di azione di questo ormone.


Indice Glicemico


L’ Indice Glicemico o IG (dall'inglese Glycemic index, abbreviato in GI) rappresenta la capacità dei carboidrati contenuti negli alimenti di innalzare la glicemia (valore che indica la quantità di glucosio presente nel sangue).

Lo standard di riferimento è il Glucosio a cui è stato assegnato Indice Glicemico pari a 100 (IG=100).

Per misurare l'IG si prende il valore medio della glicemia dopo l'ingestione di 50 g di carboidrati di un alimento e monitorare i livelli glicemici nelle due ore seguenti. A questa si compara come varia la glicemia ingerendo 50 g di glucosio. La differenza tra le due variazioni indica l’indice glicemico.

Alcuni esempi per capire meglio il significato:

Un alimento ha un indice glicemico pari a 60. IG=60

Vuol dire che ingerendo 50 grammi di carboidrati di quel dato alimento la glicemia salirà del 60% rispetto a quanto avviene con 50 grammi di glucosio.

In 100 g di fagioli secchi ci sono circa 50 g di carboidrati (alimento a basso indice glicemico) hanno un minor impatto sulla glicemia rispetto allo stesso quantitativo di carboidrati contenuti in una fetta di pane di 90 g (alimento ad elevato indice glicemico).

Bisogna ricordare che non tutti i carboidrati sono uguali:

  1. Tanto più un carboidrato è digeribile e maggiore sarà il suo indice glicemico.

  2. I carboidrati che vengono assorbiti molto velocemente determinano un aumento rapido della glicemia (IG alto).

  3. Gli alimenti che invece rilasciano i carboidrati (glucosio) lentamente , determinano un lento aumento della glicemia (IG basso).

I cibi ad alto indice glicemico, inducono il pancreas a produrre una quantità eccessiva di insulina, generando uno squilibrio per il fisico e favorendo l’insorgenza di patologie.

Carico Glicemico

L’ IG tiene conto della qualità dei carboidrati ma la risposta glicemica è influenzata anche da dalla quantità dei carboidrati dell'alimento. Per questo motivo è stato introdotto un altro indice chiamato Carico Glicemico.


Il Carico Glicemico (CG) si calcola moltiplicando il valore dell’indice glicemico (IG) per la quantità di carboidrati contenuti dall'alimento diviso 100.


CARICO GLICEMICO = (carboidrati) X (indice glicemico) / 100

Esempi

Facciamo un esempio per capire.

Prendiamo in considerazione l'alimento patata e pasta.

La patata bollita ha un indice glicemico IG = 82. La pasta un IG = 45 (dipende dal tipo di pasta).

Ora da come si nota la patata presentando un indice glicemico maggiore della pasta porterebbe a dedurre che il rialzo dell'insulina sarà più alto rispetto alla pasta.

Ma se andiamo a controllare la quantità di carboidrati contenuti nei due elementi abbiamo:

La patata circa 19 g/100 g, la pasta 75 g/100.

Quindi su 100 g di prodotto la patata anche se ha IG più alto a parità di alimento mangiato porterà molto meno zuccheri ( carico glicemico).


Calcoliamo adesso il carico glicemico dei due alimenti.


CARICO GLICEMICO = (carboidrati) X (indice glicemico) / 100


Patata (19 g ) x ( 82 )/100 = 15,58 Carico glicemico

Pasta ( 75 g )x ( 45 )/100 = 33,75 Carico glicemico


Si deduce che 100 g di pasta porteranno una quantità di zuccheri il doppio rispetto che mangiare 100 g di patate.

Riepilogando:

i due dati danno così; il primo (IG) un’indicazione solamente qualitativa degli zuccheri presenti, il secondo un insieme tra qualità e quantità.

Per i diabetici (diabete I o II) è da tenere in considerazione il valore del carico e non l’indice di un alimento.


L’ IG ed il CG sono molto utili per predire l’effetto sulla glicemia di un pasto misto, ossia un pasto che è composto da cibi con IG molto differenti. Per ottenere il CG dell’intero pasto si moltiplica la percentuale di carboidrati contenuta in ciascun alimento per il suo indice glicemico e quindi si sommano i risultati ottenuti per ciascun componente del pasto.

Esempi

Esempio pasta e patate

15,58 Carico glicemico di 100 g. di patata

33,75 Carico glicemico di 100 g. di pasta

Totale Carico Glicemico 49,33 in 200 g






 

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