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La Curcuma e le sue proprietà.

Aggiornamento: 27 feb 2020

Curcuma proprietà generali

La curcuma è una spezia che proviene dalla radice della (Curcuma longa) che appartiene alla famiglia dello zenzero Zingiberaceae. E' molto usata nella medicina Ayurveda (medicina tradizionale Indiana) e in quella cinese perché presenta proprietà antiossidanti, depurative e antitumorali. Oltre ad essere un  potente antinfiammatorio, svolge anche un'azione depurativacoleretica (stimolante la produzione di bile da parte del fegato) e colagoga, (che favorisce lo svuotamento della colecisti, aumentando l' afflusso di bile nel duodeno e scongiurando la formazione di calcoli biliari).

La curcuma che viene più utilizzata in alimentazione e in fitoterapia è la Curcuma longa. Il suo colore giallo arancione si mantiene inalterato nel tempo. Per questo motivo è una sostanza che viene largamente impiegata nel ramo alimentare come colorante, (E 100 *) di molti alimenti come formaggi, yogurt, creme, mostarda, brodi vari ed altri prodotti.


Proprietà e benefici della curcuma

Le sostanze attive di maggiore interesse farmacologico sono i curcuminoidi (3-6%), una miscela di tre molecole di natura polifenolica: curcumina (75%), demetossicurcumina o DMC (20%) e bisdemetossicurcumina o BDMC (5%).

Nella medicina moderna la curcumina si delinea sempre più come principio attivo polivalente di nuova generazione, ovverosia la capacità di intervenire su una grande varietà di patologie.


In alcuni studi in vitro e su cavie la curcuma viene presentata come efficace per risolvere diverse malattie :

  • Cancro. (Seno, prostata, colon, fegato...)

  • Sistema nervoso. (Alzheimer. Parkinson, sclerosi multipla ...)

  • Pelle. (Psoriasi, eczema....)

  • Sistema GI. ( Ulcere, pancreatite, epatite...)

  • Cuore. (Infarti, cardiopatie, aterosclerosi...)

  • Polmone. (Fibrosi cistica, tosse, asma...)

  • Sistema endocrino. (Diabete, obesità...)

  • Fenomeni infiammatori. vari

Sono stati chiariti diversi meccanismi d'azione negli studi sul potenziale antitumorale della curcumina. Essa ha dimostrato di avere attività antiossidante, antinfiammatoria, antiangiogenica, chemosensibilizzante e apoptotica (morte cellulare programmata). La curcumina protegge le biomemebrane dal danno perossidativo eliminando i radicali liberi reattivi (Aggarwal et al., 2007).

Gli studi sulla curcumina effettuati su esseri umani sono ancora però nelle fasi iniziali.

Tumori. La curcumina (diferuloilmetano), ha un notevole interesse come composto a base vegetale per le sue proprietà anticancro.

Studi in vitro e in modelli animali hanno mostrato che la curcumina è in grado di intervenire nei sei processi fondamentali. Sia nella proliferazione, sia nella trasformazione maligna delle cellule: aumento dei segnali di proliferazione; elusione dei controlli di crescita; acquisizione dell’immortalità replicativa; diminuzione dell’apoptosi cellulare; angiogenesi; conseguimento di caratteristiche metastatiche di invasività .


In India, il regolare consumo di curcuma è associato a una minore incidenza su alcuni tipi di tumori. La nota spezia gialla comune nella cucina indiana e asiatica - sembra possa svolgere un ruolo terapeutico nei tumori orali associati al papillomavirus umano (HPV), secondo una nuova ricerca pubblicata su ecancermedicalscience. Il papillomavirus è responsabile dello sviluppo del cancro della cervice e del cavo orale (1). Attualmente una cura non esiste, ma alcuni esperimenti sembrano avere un effetto di contrasto al papillomavirus, secondo gli esperti la curcumina in un futuro prossimo potrà dare ottimi risultati.

Nonostante le proprietà come agente anticancro, le sue applicazioni sono limitate a causa della sua bassa solubilità e stabilità fisico-chimica, della rapida clearance sistemica ( allontanamento velocemente del principio attivo) e del basso assorbimento cellulare. E' in fase di formulazione lo sviluppo di nanoparticelle di curcumina (2) per migliorare il suo indice terapeutico attraverso un migliore assorbimento cellulare.


La curcumina inoltre aiuta potenzialmente a prevenire i nuovi tumori causati dalla chemioterapia e dalle radioterapie. Più recentemente è stato scoperto che ha dimostrato l'effetto inibitorio specifico (cicloossigenasi (cox)) da parte della curcumina alimentare nelle cellule tumorali di colon umano e nelle cellule di carcinoma mammario umano. Inoltre, la curcumina colpisce una varietà di recettori del fattore di crescita e molecole di adesione cellulare coinvolte nella crescita tumorale, nell'angiogenesi e nelle metastasi.


Fenomeni infiammatori. La curcumina ha la capacità di sopprimere l'infiammazione acuta e cronica. Riduce l'infiammazione abbassando i livelli di istamina e forse aumentando la produzione di cortisone naturale da parte delle ghiandole surrenali. La curcumina è in grado di modulare i processi infiammatori coinvolti nello sviluppo di malattie croniche con meccanismi diversi. Agisce attivamente come uno spazzino (scavenger) grazie alla propria peculiare struttura chimica; agendo a più livelli sulle vie della risposta infiammatoria, inibendo sia citochine pro infiammatorie come interleuchine (ILs) e chemochine, sia enzimi infiammatori tra cui la ciclossigenasi 2 (COX2), la sintetasi inducibile dell’ossido nitrico (iNOs) e altre molecole come la ciclidina D1.(Aggarwal et al., 2007, Bachmeier et al., 2008). (3) (4)

Inoltre, studi in vitro sulla curcumina hanno mostrato un'azione antinfiammatoria sulle cellule vascolari umane.

Antimicrobica. La curcumina ha mostrato anche un’attività antimicrobica (streptococchi, stafilococchi, lattobacilli, ecc.), antifungina (Aspergillus Flavus, Penicillium Digitatum) ed antiprotozoaria (Leishmania e Plasmodium Falciparum). E previene anche i ceppi di Helicobacter pylori in vitro. Gli effetti inibitori della curcumina sulla proprietà cariogena di Streptococcus mutans si osservano a concentrazioni da 0,5 a 4 mg / ml. È anche efficace contro Enterococcus faecalis. Secondo alcuni studi, il meccanismo d’azione antibatterico della curcumina (e di molecole analoghe) consiste nell’interferire con l’assemblaggio di proteine strutturali e cinetiche, impedendo in tal modo la proliferazione batterica. 


Diabete. La curcumina potrebbe inoltre migliorare la resistenza all'insulina, un fenomeno associato a diverse malattie e sindromi, come l'intolleranza al glucosio, il diabete, le malattie cardiovascolari e la sindrome metabolica.

In caso di resistenza all'insulina le cellule non rispondono più alla presenza di questo ormone. La curcumina sembra migliorare la loro sensibilità attivando il recettore dell'insulina.


Cervello. Sembrerebbe che la curcumina si rifletta positivamente sulla salute del cervello, migliorerebbe la memoria, a tutto vantaggio di un invecchiamento in benessere, contrasterebbe la depressione e sarebbe utile contro gli stati di stress e ansia. Uno studio condotto in Germania sembrerebbe che un derivato della curcuma sarebbe in grado di promuovere la proliferazione e la differenziazione di cellule staminali cerebrali. Secondo i ricercatori, questo ne potrebbe fare un candidato nella cura di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Sono studi però che devono essere approfonditi da ulteriori ricerche.

Pelle. A livello topico la curcuma svolge un'azione cicatrizzante. In India infatti viene applicato il rizoma sulla cute per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti. La curcuma sembra infatti esser utile anche per il trattamento di eczemi, acne, alopecia che porta alla perdita dei capelli, dermatite, psoriasi, vitiligine, radiodermatite e altre malattie della pelle. A volte ne viene proposta l'assunzione per via orale, altre volte deve essere applicata sull'area da trattare, e gli studi condotti finora suggeriscono che il suo impiego può essere davvero efficace.


Tossicità. La curcumina è considerata a bassa tossicità nell'uomo e negli animali. In uno studio condotto, 25 volontari sono stati inclusi nella fase 1 della sperimentazione clinica. A questi 25 volontari sono stati somministrati fino a 8000 mg di curcumina al giorno per 3 mesi e non è stato notato alcun segno tossico apparente. Altri cinque studi clinici in cui agli umani sono stati somministrati 1125-2500 mg di curcumina al giorno hanno confermato l'apparente sicurezza della sostanza. Non ci sono segnalazioni di effetti avversi della curcumina o dei suoi analoghi ad eccezione di rari casi di dermatite da contatto.


Uso salutistico e Posologia Ricercatori hanno messo a punto degli analoghi della curcumina più biodisponibili rispetto alla molecola originale, la cui efficacia e sicurezza è oggetto di studi.

È però possibile cercare di sfruttare i benefici della curcuma anche semplicemente introducendola nell'alimentazione o aumentandone il consumo. Questa spezia viene ad esempio elencata fra i rimedi naturali consigliati contro il meteorismo e da introdurre nelle diete per dimagrire perché sembrerebbe avere un effetto sul metabolismo.

Per un uso salutistico è sufficiente inserirla come ingrediente della dieta quotidiana. Una dose ideale può essere un paio di cucchiaini da caffè al giorno. Come condimento, può essere aggiunta a fine cottura di molti alimenti.

Se assunta assieme ad altre spezie, come il pepe nero, l’assorbimento viene notevolmente potenziato.

Tisane e tè alla curcuma

Tisane. Si possono preparare anche tisane alla curcuma, mettendo a scaldare una tazza d’acqua (circa 250 ml), aggiungendo 5 grammi di radice di curcuma fresca, o un cucchiaino di curcuma in polvere, un pizzico di pepe, un cucchiaino di succo di limone. Lasciare riposare per 10 minuti, filtrare, dolcificare con del miele e bere un paio di volte al giorno.

Tè alla curcuma. Mescolare due cucchiaini di polvere di curcuma con un cucchiaino di miele, un pizzico di pepe nero e un cucchiaino di succo di limone. Aggiungere il tutto a un litro di acqua bollente e sorseggiare il tè durante la giornata. Il tè alla curcuma è anche utile per chi fa sport, per reintegrare i minerali perduti col sudore durante l’attività sportiva.


Effetti collaterali della curcuma

Per le persone in condizione di buona salute, la curcuma è sicura e senza particolari controindicazioni. Per questo la sua assunzione è considerata priva di rischi per la maggior parte degli individui adulti.

Se si vuole usare quotidianamente per uso salutistico si consiglia comunque di parlarne prima con il proprio medico di fiducia.

In caso di comparsa di disturbi durante il suo utilizzo è consigliabile ridurre le dosi o interrompere l’assunzione.


Quale e come conservarla

La curcuma si può trovare in vendita sotto forma di radice, oppure in polvere.

La radice va conservata in dispensa al fresco, in un barattolo di vetro scuro per evitare che venga danneggiata dalla luce. Una volta tagliata, è necessario invece conservarla in frigorifero, in un sacchettino per alimenti.

La polvere invece si può conservare nella confezione originaria, se già confezionata, oppure in barattolo di vetro scuro se acquistata sfusa. Non è necessario il frigorifero: va bene la dispensa o comunque un luogo fresco.

 

Tabella dei coloranti alimentari E100 = Curcumina, curcuma. Estratto dalla radice di curcuma. Colorante arancione-giallo per l’intera massa o per la superficie. Non tossico

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