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La vitamina C. A cosa serve ed in quali alimenti è presente? Una vitamina importante per il cuore.

Aggiornamento: 18 mag 2020

Meccanismo di azione della vitamina C, fabbisogni, carenze, e proprietà terapeutiche.



Che cos'è la vitamina C ?


La vitamina C nota anche come Acido Ascorbico ha un potere eccezionale sul nostro corpo, ed in particolare sull'apparato cardiovascolare.

Appartiene al gruppo delle vitamine cosiddette idrosolubili, (solubili in acqua) che non è prodotta dal nostro organismo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione.

Oltre a sciogliersi nell'acqua, la vitamina C e sensibile alle alte temperature, per cui si perde del tutto in caso di cottura in acqua.


A cosa serve la vitamina C e quali benefici apporta all'organismo ?


Alla vitamina C hanno dato moltissime proprietà terapeutiche, ma alcuni studi sono contrastanti sul meccanismo di azione dell'acido ascorbico. Studi condotti su questa vitamina, dichiarano che definirla una sostanza capace di prevenire ogni tipo di malattia, o capace di trattare terapeuticamente determinate patologie, risulta essere poco sostenibile sul piano scientifico.

Altri studi invece hanno dimostrato che la vitamina C risultata essere molto efficace sia da un punto di vista fisiologico che in alcune patologie.


Collagene

La vitamina C, contribuisce alla produzione di collagene, che costituisce la struttura di tutti i tessuti del corpo (vasi sanguigni, muscoli, cartilagini, epidermide, ossa, denti e delle pareti delle arterie).

E' indispensabile per mantenere sani i tessuti connettivi, oltre che fondamentale nel processo di riparazione dei tessuti. Tanto che è in grado di stimolare la guarigione delle ferite e prevenire le emorragie dei capillari sanguigni, come pure a riparare le ossa in caso di frattura. La Vitamina C interviene nella sintesi strutturale del collagene e quindi dei tessuti connettivi.


Sistema Immunitario

La vitamina C è nota principalmente per la sua azione immunostimolante, che va a stimolare le difese del sistema immunitario. Grazie ai suoi forti poteri antiossidanti, la vitamina C innalza le barriere del sistema immunitario e aiuta l’organismo a prevenire alcuni tipi di malattie.

 

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Apparato Cardiovascolare.

La vitamina C è uno dei più potenti antiossidanti che si conosca. L'apparato cardiovascolare risente tantissimo dello stress ossidativo (produzione di radicali liberi).

I radicali liberi, sono sostanza tossiche prodotte dal nostro organismo che secondo studi scientifici danneggiano le pareti endoteliali delle coronarie. La vitamina C con il suo forte potere ossidante interviene nel ridurre il meccanismo d'azione di questi radicali liberi.

(È stato condotto uno studio sull'uomo per verificare se il succo di pomodoro, ricco di licopene naturale e arricchito con vitamina C, è in grado di ridurre diversi biomarcatori di stress ossidativo e infiammazione e se l'effetto può essere attribuito al licopene, alla vitamina C o a qualsiasi altro micronutriente. Vi lascio il link è in inglese, ma si può tradurre con google translate.)


Assorbimento del ferro

Gli alimenti ricchi di ferro vengono attaccati all'interno dello stomaco dai succhi gastrici, che facilitano la dissociazione degli ioni del ferro dal resto del cibo. Con l'aiuto dell'acido ascorbico, tali ioni vengono subito ridotti a ioni ferrosi Fe2+; è per questa ragione che per assorbire meglio il ferro presente nei vegetali è consigliabile il consumo contemporaneo di alimenti ricchi di vitamina C. L'assorbimento aumenta fino a 2-3 volte.

 

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In quali alimenti è presente la vitamina C?

La vitamina C è contenuta soprattutto nella frutta e verdura fresca e di stagione, soprattutto agrumi (particolarmente nei limoni, arance e pompelmi), ma anche nei frutti di bosco ( fragole e ribes), ciliegie, melone, anguria, ananas, kiwi )


Gli ortaggi gli ortaggi ricchi di vitamina C troviamo cavoletti di Bruxelles, lattuga, asparagi, fave, cavolfiori, broccoli, cavoli, cime di rapa, nei peperoncini piccanti, peperoni dolci, pomodori e verdura a foglia verde come spinaci, prezzemolo, bietole, rucola, radicchio.

E' preferibile consumare questi alimenti crudi o poco cotti.

Anche consumare frutta o verdura fresca, sotto forma di succhi estratti al momento è un buon modo per assumere vitamina C. Un kiwi al giorno, per esempio, è ottimo per garantire la giusta quantità di vitamina C da assumere quotidianamente.


Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina C?


La vitamina C viene deteriorata durante la cottura, quindi dal calore. Per assicurarsi un buon apporto di vitamina C è quindi necessario consumare frutta e verdura freschissima, crude o poco cotte.

Secondo l'Istituto Superiore di Sanità il fabbisogno di vitamina C è di 60 mg al giorno (70 in gravidanza).


Alcuni medici affermano che con una buona alimentazione di frutta e verdura, si possono addirittura assumere giornalmente anche 1000 mg di vitamina C, se poi si aggiunge anche una integrazione di 500 mg la quantità così assunta rappresenta la dose ideale.

Naturalmente è sempre meglio farsi consigliare dal proprio medico, nutrizionista, o dietologo la dose ottimale di vitamina C da assumere , a seconda del proprio stato di salute e fisico.


Carenza di vitamina C

La carenza di vitamina C, provoca l’insorgenza dello scorbuto, una patologia che in passato era molto diffusa tra i marinai che vivevano sulle navi e non si cibavano di cibi freschi per mesi e mesi.


I sintomi dello scorbuto sono una condizione, anemia cui fanno seguito altri segni come sanguinamento delle gengive, caduta dei denti, dolori muscolari, osteoporosi, ed emorragie sottocutanee.


In determinate condizioni di carenza di vitamina C, può essere utile assumere integratori vitaminici. Il fatto che la vitamina C sia idrosolubile impedisce all'organismo di mantenerne a lungo riserve, ma dall'altro non si corre un rischio da accumulo.

 

Disclaimer. Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali hanno esclusivamente scopo informativo, e comunque non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi una vita sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto della nutrizione.





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